Roberta ha fatto un sogno.
I sogni hanno vita lunga, al contrario di quello che si crede. Per essere irreali i sogni hanno una persistenza davvero curiosa.
Sono le uniche cose che conosco cosi piene di significato ma prive di spiegazioni.
Quanto più strettamente i sogni sono connessi tra loro o si ripetono, tanto maggiore diventa il pericolo di non riuscire a distinguerli dalla realtà.
The Persistence of Dreams inizia con una telefonata che lo spettatore farà e che è la chiave di accesso ad un mondo, parallelo. Un estraneo viene invitato in una situazione intima. O meglio, due estranei si incontrano.
Ed è esattamente in questa sorpresa, ovvero nella possibilità sempre aperta del suo sopraggiungere, che il proprio io non smette mai di fare i conti con quell’estraneo che da sempre lo abita.

Roberta had a dream.
Dreams have a long lasting life, on the contrary of what people normally believe. Considering that they are unreal, dreams have a rather curious persistency. They are the only thing, I know, so full of significance but void of explanations. The more they are closely connected to one another or recurrent, the greater the danger not to be able to tell them apart from reality any more.
The Persistence of Dreams starts with a phone call made by the spectator, this is the key to access an alien, parallel word. A stranger is invited to an intimate situation. Or better, two strangers meet. And it’s exactly in this surprise, in the always open possibility of its turning up, that one’s own never ceases to deal with that stranger that has always been inhabiting oneself.

Durata 30'